Il padiglione artistico “Juraj Šporer”

Spazio espositivo del Museo Croato del Turismo

Luoghi
Il padiglione artistico “Juraj Šporer”

Quello che gli abitanti e gli ospiti di Abbazia oggi conoscono come luogo in cui si tengono mostre artistiche, concerti e rappresentazioni teatrali, all'inizio era una pasticceria. Il padiglione fu costruito nel 1900 per la societa per azioni Quarnero di Vienna, e ampliato nel 1908 secondo il progetto dell'architetto di Abbazia Sandor Neuhausler, quando fu aggiunta la terrazza verso la passeggiata costiera. Originariamente qui si trovavano la pasticceria Gerbaud, poi il padiglione Glacier con un caffe e la pasticceria. In quel periodo ogni giorno arrivavano in treno dolci freschi provenienti da Vienna e Budapest. Dopo il 1930 l'edificio divenne ufficialmente Padiglione delle esposizioni, mantenendo questa funzione fino ai giorni nostri.

Dopo il 1945 fu chiamato Padiglione delle esposizioni Juraj Šporer, e in seguito Padiglione d'arte Juraj Šporer. Fu ristrutturato nel 1959, 1964, 1984 e 2003. Il padiglione porta il nome di Juraj Matija Šporer, in onore del medico e gran promotore dell'idea di Abbazia come stazione di cura in riva al mare. Dopo il pensionamento avvenuto nel 1851 (fino allora lavorava come protomedico a Lubiana), Šporer si trasferi nel Litorale e continuò a lavorare come medico della fabbrica di tabacchi presso il Lloyd Austriaco a Rijeka (Fiume) e come ordinario privato a Veprinac e Kastav. Presto ebbe l'idea d'istituire a Abbazia un sanatorio per malati non abbienti, affetti da scrofulo e nel 1872 assieme a un gruppo di personaggi ricchi e illustri di Rijeka istitui il Comitato per la fondazione dell'istituto balneare ad Abbazia, che secondo il programma e lo statuto doveva operare in parte come societa per azioni e in parte come istituto a scopo di beneficienza no profit. Sebbene l'iniziativa non fosse stata realizzata, questa ebbe un ruolo importante nello sviluppo di Abbazia e percio Šporer oggi e ritenuto uno dei pionieri dell'idea di Abbazia come centro di cura.